LABORATORIO CINEMATOGRAFICO
NUOVA
CIVILTà
Il Laboratorio, diretto da Giuseppe Violo, ha visto tra i suoi tanti obiettivi, quello di consentire, attraverso l’uso della recitazione, che i giovani partecipanti potessero superare quei blocchi psicologici, quali la timidezza o la paura di mettersi in mostra, che tanto spesso finiscono per portare il giovane verso un’acritica e pericolosa adesione alle regole del “gruppo dei pari”.
Tale adesione, come a molti noto, non permette al giovane di sviluppare ed esprimere la propria personalità e, nei casi più gravi, è alla base di molte patologie fra le quali, spiccano, quelle connesse alle tossicodipendenze. Il successo riscosso dal Laboratorio è stato superiore alle aspettative: centinaia sono stati i giovani coinvolti, a vario titolo, nella produzione dei quattro lungometraggi fino ad oggi realizzati.
Il primo di essi, Maschere, è stato girato nel 1997 ed affronta, con toni drammatici ed evocativi, la tematica della tossicodipendenza all’interno di una famiglia incapace di ascoltarsi e più in generale di comunicare efficacemente. Realizzato con pochissimi mezzi, il lungometraggio ha comunque avuto un forte impatto sulla popolazione locale, promuovendo un grosso dibattito sull’argomento droga e fungendo da stimoli di riflessione per gli studenti delle scuole e le loro famiglie.
Il secondo, Come una finestra nel muro, è stato completato nel 1999 e narra le vicende di una comunità alloggio per minori, con tutte le problematiche relative a tale difficile mondo. Il film è stato realizzato col solo ausilio di personale volontario ed è riuscito a coinvolgere, durante la propria realizzazione, un numero di minori ancora maggiore rispetto al precedente Maschere.
I have a dream è il titolo del terzo lungometraggio che, a differenza dei primi due, è stato realizzato con un piccolo contributo della Comunità Europea (19 milioni di lire) nel 2001. Il film si colloca ad un livello superiore rispetto ai precedenti, sia per le attrezzature utilizzate (telecamere e montaggi digitali), sia per le qualità artistiche del lungometraggio in sé. Di stampo più marcatamente “autobiografico” (il film narra le vicissitudini di un’associazione di volontariato che si occupa di minori a rischio, tra le mille difficoltà di ogni giorno), I have a dream ha partecipato con discreto successo a vari festival cinematografici nella sezione “Esordienti”, riscuotendo un discreto successo e classificandosi nono al Festival di Merano. In merito alla “risonanza” avuta a livello locale, ricordiamo con grande orgoglio che alla prima del film, presso il cinema-teatro Bauffremont di Caltanissetta, accorse un pubblico superiore alle mille persone e oltre trecento rimasero all’esterno del cinema che, per motivi di sicurezza, non poteva contenere ulteriori spettatori!
Il 2004 è stato l’anno dedicato alla realizzazione del quarto (e sinora ultimo) lungometraggio dell’Associazione, L’opera più grande, scritto e diretto (come tradizione vuole) da Giuseppe Violo. Il film, le cui riprese sono state ultimate nel mese di dicembre del 2004, è andato in sala nel maggio del 2005, con il consueto successo di pubblico.
L’opera più grande nasce dall’esperienza accumulata in questi anni dall’Associazione nel coinvolgere i giovani in attività ludico-ricreative aventi per obiettivo: la promozione della cosiddetta “cultura della vita”. Il film intende esplorare il rapporto padre-figlio e come questo sia cambiato negli anni, alla luce de mutamenti avvenuti nella società attuale.
Finalità principale dell’attività è stata quella di coinvolgere un grosso numero di minori residenti nelle città di San Cataldo e Caltanissetta, (a cui si sono aggiunti i ragazzi del “Progetto Obiettivo” di Palermo), tanto negli aspetti di carattere recitativo, quanto in quelli inerenti le varie e complesse fasi che contornano la realizzazione di un film (soggetto, sceneggiatura, trattamento, scenografia, riprese, montaggio, colonna sonora). Tutto ciò allo scopo di realizzare, con i soggetti coinvolti, un percorso di crescita e di riflessione su aspetti fondanti dello sviluppo della persona, attraverso uno strumento accattivante e di estrema attualità quale è quello dato dal mezzo cinematografico.
Il film L’opera più grande, la cui realizzazione è stata seguita con grande attenzione da tutta la popolazione sancataldese e dalla stampa locale che ha dedicato allo stesso un copioso numero di articoli, ha inoltre visto la partecipazione, in piccoli “camei”, di alcuni noti attori professionisti siciliani: il fantastico duo comico “Ficarra e Picone”, lo straordinario Enrico Guarneri in arte “Litterio” e l’apprezzatissimo attore nisseno Giorgio Villa.
Qui in basso è possibile vedere i Trailer de L’opera più grande ed il suo divertentissimo Back Stage.




